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Il volo VFR in Italia può essere arduo, soprattutto per i principianti, a causa della grande densità di spazi controllati e delle TMA classe A di Milano e Roma che limitano notevolmente le operazioni VFR nell'area.
Il circuito di traffico è il metodo preferenziale per atterrare quando si opera in VFR
Ogni aerodromo ha un circuito di traffico che può essere sinistro, destro o specifico. L'ATC se online ti farà presente quale tipo di circuito di traffico si usa sull'aeroporto che interesserai.
Il circuito standard è come rappresentato in figura, ovvero sinistro, se sei in dubbio o non sei familiare con l'aeroporto in cui voli segui questo schema
Assicurati di conoscere la varie parti del circuito di traffico e i loro nomi, le parti fondamentali sono:
| Sottovento (Downwind)
| Base
| Finale (Final)
| Controbase (Crosswind)
La prima fase di un volo VFR è la pianifica, la quale è essenziale per un sicuro svolgimento del volo.
Per pianificare un volo VFR è necessario l'accesso alle carte aeronautiche, che si possono trovare ai link forniti al fondo di questa pagina.
Le cartine più utili per pianificare la rotta possono essere trovate nell'AIP nella sezione ENR 6.3. In queste cartine sono riportati tutti gli spazi aerei e i VRP (visual reporting points), ovvero i punti rotta da seguire quando si opera un volo VFR.
Per voli corti può essere adatto scegliere un punto di riporto ogni 10 NM mentre per voli più lunghi anche uno ogni 20 NM
La rotta va anche scelta in funzione degli spazi aerei circostanti, ad esempio per un volo da Bresso (LIMB) a Biella (LILE) avrebbe poco senso programmare una rotta diretta che ci porterebbe a dover passare sul cielocampo di Malpensa (LIMC) in quanto data l'alta quantità di traffico potrebbe causare lunghe attese. Avrebbe molto più senso una rotta che ci porti più a nord via SRN, Mornago e Lisanza
Una quota anche solo di 500ft più alta può comportare un cambiamento totale del tipo di servizio ricevuto dall'ATC e delle regole che vanno rispettate
Carburante: Il carburante a bordo dell'aeromobile che opera in VFR deve sempre essere sufficiente per il viaggio dall'aerodromo di partenza a quello di arrivo + il carburante richiesto per l'alternato + una riserva di 45 minuti.
Inviare il piano di volo: una volta pianificati tutti gli elementi sopra, puoi procedere ad inviare il tuo piano di volo su VATSIM includendo callsign, tipo di aeromobile, aeroporti di partenza e arrivo, rotta e quota iniziale.
La sezione REMARK nel piano di volo può essere particolarmente utile per inserire aggiuntive informazioni al controllore come richieste di touch and go su specifici aeroporti
Prendiamo come esempio per questa guida un volo da Padova (LIPU) a Bologna (LIPE), un volo quindi che parte da spazio aereo G e termina in spazio D.
In questo esempio i controllori attivi saranno Padova Radar e Bologna Tower.
Padova Radar buongiorno, I-FAGE al suolo a Padova per le ultime meteo
I-FAGE, Padova Radar buongiorno, pista preferenziale per le partenze 22, vento variabile 4 nodi, CAVOK, QNH 1015. Pronti a copiare i vostri dati.
L'ente di controllo ha bisogno dei vostri dati base per capire quali saranno le vostre intenzioni. Se avete fatto una pianifica come suggerito prima la vostra comunicazione potrà essere simile a questa:
Padova Radar, I-FAGE, pista in uso 22 QNH 1015, siamo un P28R, VFR con piano di volo da Padova a Bologna, primo punto sarà Ponte San Nicolò ai 1500ft.
I-FAGE, Padova Radar, copiato il tutto, messa in moto e rullaggio a discrezione riporterà pronto alla partenza
Ricordati sempre in che spazio aereo stai operando, se sei in spazio G non riceverai mai autorizzazioni e istruzioni, sarai tu a eseguire le operazioni a tua discrezione
I-FAGE, pronto alla partenza pista 22
I-FAGE, pista 22 nessun traffico riportato, riporti Ponte San Nicolò
Il "nessun traffico riportato" è la comunicazione standard per aeroporti non controllati, potrai anche sentire varianti come "pista libera" o "decollo a discrezione".
Padova Radar, I-FAGE, su Ponte San Nicolò, 1500ft. Sarà poi la Bovolenta che stima alle 13:15
Quando riporti la tua posizione in VFR, ricordati sempre di dire quale sarà il tuo prossimo punto, la quanto (in caso dovesse cambiare) e a che ora lo stimi (in questo caso l'ora può essere omessa e possono essere riportati solo i minuti dicendo "agli uno-cinque"
Padova Radar, I-FAGE, inbound Altedo ai 1500, prossimo punto Ansa Reno, stimato ai 40
I-FAGE, squawk 5431, autorizzato all'ingresso nel CTR 1 di Bologna, riporterà inbound Ansa Reno
Nota come la fraseologia sia cambiata entrando in spazio aereo controllato, ora l'ente di controllo impartisce istruzioni e autorizzazioni.
I-FAGE, inbound Ansa Reno, 1500ft pronti a cambiare con la torre
I-FAGE, Padova Radar, fix limit Ansa Reno, contattate la Torre di Bologna 120.8, una buona
Fix limit è il limite della clearance, in questo caso Padova Radar vi autorizza fino ad Ansa Reno e non potrete procedere oltre questo punto se non autorizzati dalla torre. In caso la torre fosse occupata in altre comunicazioni radio e voi foste su Ansa Reno senza aver ricevuto ulteriori istruzioni dovrete orbitare.
Bologna Torre, ciao, I-FAGE su Ansa Reno 1500 ft per un full stop
I-FAGE, Bologna Torre ciao, QNH 1014, mantenete Ansa Reno, traffico IFR inbound pista 12
Dover orbitare, seppure noioso, è spesso necessario, soprattutto se si opera VFR in aeroporti controllati e principalmente IFR come Bologna, in quanto il controllore deve garantire una separazione adeguata tra voi e il traffico IFR che solitamente è molto più veloce del VFR. I punti su cui ti puoi aspettare di orbitare sono il punto di ingresso dell'ATZ e il sottovento.
I-FAGE, una volta terminata l'orbita proceda in sottovento sinistro pista 12
Il circuito di traffico è il metodo preferito per atterrare quando in VFR salvo casi specifici, assicurati di essere familiare con le varie parti di esso.